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Paolo Consorti

Diplomato all’Accademia di belle arti di Macerata, dopo alcune collaborazioni cinematografiche che lo vedono al fianco del premio oscar Sergej Fëdorovič Bondarčuk, esordisce nel ’91 con una mostra personale al Palazzo Ducale di Urbino. Nel 1992 il filosofo Hans-Georg Gadamer[1] paragona Consorti per il “contrasto tra equilibrio pittorico e drammaticità dell’uomo moderno e post-moderno” al tormentato Bosch. Nel 1994 il critico d’arte Pierre Restany[2] riconosce nell’opera di Paolo Consorti “ l’emergenza di uno stile post-moderno del sublime”. Nel 2004 è inserito nell’Enciclopedia Zanichelli dell’Arte, e nel 2008 nella Top 100 di Flash Art sulla giovane arte italiana[3]. Nel 2011 è invitato alla 54ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia[4]. Espone inoltre al Macro e al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Palazzo delle Papesse di Siena, al Museo Madre di Napoli, al Teatro Margherita di Bari e al Palazzo Reale di Milano. Nel 2012 espone una personale al Palazzo Reale di Milano. Nel 2011 realizza una performance al Museo Madre di Napoli. Ancora nel 2011 è invitato ad esporre alla 54ª Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia, dove presenta, alle Corderie dell’ Arsenale, la prima performance della serie Rebellio Patroni con Elio “Stefano Belisari” di Elio e le Storie Tese[5]. Nel 2008, in occasione delle Olimpiadi espone presso il China and the world Olimpic Fine Arts Museum di Pechino e nello stesso anno è invitato a partecipare alla Moscow Biennial for young art[6] presso la Ruarts Foundation di Mosca. Ancora nel 2008 è selezionato per la mostra Collezione Farnesina Giovani, presso il Ministero degli Esteri italiano, nella quale vengono esposte le opere dei giovani artisti italiani più rappresentativi del panorama nazionale.Nel 2007 partecipa a “Tutti i sensi dell’Arte” a cura di Gianluca Marziani presso il Macro di Roma Nel 2006 partecipa a Garten Eden – Der Garten in der Kunst seit 1900 presso la Kunsthalle in Emden ( Germania), a Intramoenia Extrart – Il Grand Tour della meraviglia, curata da Achille Bonito Oliva, al Castello della cittadella fortificata, Acaya (LE), ed è tra gli artisti che rappresentano l’Italia nella mostra Natura e metamorfosi, presso l’Urban Planning Exhibition Center, Shanghai e il Millennium Art Museum di Pechino. Nel 2004 è invitato alla XIV Quadriennale Nazionale d’arte, Palazzo della Promotrice, Torino. Nel 2003 partecipa alla I Prague Biennial presso il Veletrzni Palac di Praga. Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale Nazionale d’arte presso Il Palazzo delle Esposizioni a Roma. Oltre a Bonito Oliva, Restany e Marziani, è stato presentato da diversi curatori d’arte contemporanea come Antonio Arevalo, Sander Boschma, Luca Beatrice, Andrea Bruciati, Giusy Caroppo, Lorenzo Canova, Cecilia Casadei, Pino Corrias,Valerio Deho, Flaminio Gualdoni, Domenico Guzzi, Gabriele Simongini, David Smith. Ha inoltre tenuto mostre personali a Roma, Melbourne, Berlino, Amsterdam, Minneapolis, Amburgo, New York, Marshall e Tokyo. Nel 2009 realizza per il Comune di Assisi un videopresepio, un grande affresco elettronico sul tema della natività proiettato sulla pubblica piazza[7]. Nel 2010 crea alcuni videoclip per l’edizione italiana di XFactor[8]. Nel 2011 crea Rebellio Patroni un’opera multiforme e in progress che consiste in una serie di performance in cui i santi protettori delle città italiane intervengono con azioni paradossali nel presente. Elio delle Storie tese ha interpretato San Francesco d’Assisi alla 54ª Biennale di Venezia e Giobbe Covatta è stato San Gennaro[9] in una performance al Museo Madre di Napoli[10]. Piero Melograni ha scritto su questo progetto di Consorti sottolineando una forma surreale di impegno in cui l’arte si confronta con la realtà attraverso il ricorso all’iconografia dei santi. A fine 2012 iniziano le riprese del suo primo lungometraggio “Il sole dei cattivi” girato a Grottammare e Larino durante le rispettive rappresentazioni sacre del presepe vivente e della passione vivente. I protagonisti sono Luca Lionello e Nino Frassica, con la partecipazione di Nichi Vendola e Stefano Belisari. Le musiche sono di Sergio Cammariere, Elio e le storie tese e Gerardo Casiello. A fine 2013 inizia un’altra avventura cinematografica interamente girata presso il Museo Maam di Roma. in questo film, intitolato “Figli di Maam”, continua la sua collaborazione con Luca Lionello, affiancato da Alessandro Haber, Federico Rosati e la partecipazione straordinaria di Franco Nero. Nel film ci sarà anche l’intervento spontaneo di Michelangelo Pistoletto.

Opere

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