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Michele Carone

Si è chiusa il 12 luglio la mostra personale di MICHELE CARONE dal titolo “Assalto al cielo” presso la sala Murat del Comune di Bari, in Piazza del Ferrarese.Hanno presentato la mostra e il libro: Christine Farese Sperken, Raffaele Gorgoni, Simonetta Lux, Pietro Marino. Una grande installazione a parete che ha dato il titolo a tutta la mostra, “Assalto al Cielo”, lunga 8 metri di base per 6 metri di altezza. realizzata per l’occasione. Sette scale in legno, di diversa misura, dipinte di color magenta, sono appoggiate contro una grande parete, dove è dipinto un cielo azzurro-blu, per dargli l’impossibile assalto. Quest’opera ha riassunto tutta la poetica di Carone, fatta di contrasti e contraddizioni: in questo caso, tra l’atto di forza dell’azione violenta e rivoluzionaria dell’assalto e la tenerezza poetica e onirica del sogno e del desiderio impossibile di conquistare il cielo. Uno degli slogan più belli e famosi del ’68 francese diceva appunto: ”Siate realistici, chiedete l’impossibile!”. Il libro “Michele Carone, Opere dal 1973 al 2008”: una raccolta antologica delle opere più importanti realizzate da Carone in 35 anni di lavoro. L’originalità di questo libro sta anche nell’assenza delle tradizionali presentazioni in catalogo con testi di critici d’arte sostituiti qui con la pubblicazione delle dichiarazioni poetiche e dei testi scritti dallo stesso autore contemporaneamente alle opere. Un’occasione rara per conoscere il pensiero verbale, e non solo visivo, di un artista. Molte le opere in cui fa uso della luce ricordiamo: “Lucciole” (Buddha e Andromeda), 2007 sculture luminose: teste di vetro blu con led luminosi intermittenti su basamenti in legno ricoperti con foglia d’oro e mosaico. Sono una coppia. Il maschio è il Buddha, la femmina è Andromeda. Lui viene dall’India del IV secolo a.C., lei invece è una extraterrestre e proviene da un’altra galassia. Eppure, nonostante appartengano a luoghi e tempi diversi, a civiltà e culture distanti, riescono ugualmente a dialogare mandandosi segnali luminosi intermittenti, come le lucciole.In altre vengono utilizzati tubi di luce al neon, ricordiamo La danza, Scalinatella, La Madonna della Luna e ancora Libellule.

Opere

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