Elvio Chiricozzi nasce a Viterbo il 25 gennaio 1965. Dal 1983 vive a Roma, dove studia presso l’Accademia di Belle Arti per poi diplomarsi nel 1987. A Roma inizia la sua attività espositiva nel 1989 alla galleria Rondinini con la mostra “Arte a Roma 1980 -1989 nuove situazioni ed emergenze” a cura di Ludovico Pratesi. Sempre a Roma nel 1994 espone la prima mostra personale con il titolo “potrebbe essere sera” a cura di Ludovico Pratesi, al Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza diretto da Maurizio Calvesi. Nel 1996 è chiamato a partecipare alla XII Quadriennale d’Arte di Roma.Dal 1998 seguiranno una serie di mostre, opere permanenti e collaborazioni in architettura. Nel 1998 alla Galleria Il Polittico di Roma presenta la mostra personale dal titolo “né cielo né terra”. Nel 1999 è invitato alla mostra “La pittura ritrovata 1978-1998” al Museo Risorgimento di Roma. Dello stesso anno sono anche le mostre “Fuori Uso” a Pescara e “Giganti” ai Fori Imperiali. Nel 2000 alla galleria Pino Casagrande di Roma espone le opere realizzate insieme a Roberto Pietrosanti dal titolo “Migranti”, si inaugurano le personali “mi apparisti vestita” alla galleria A.A.M. in collaborazione con l’Associazione Mara Coccia e “occhi con le piume” al Teatro India. Nel 2001 presenta la mostra “the hands you deserve” per Andipa Gallery – Londra. Vince insieme a Roberto Pietrosanti, Fabrizio Bastoni e Roberta Postiglioni il concorso di idee per la riqualificazione di Piazza Augusto Imperatore di Roma, ed è invitato da Edward Lucie Smith a partecipare alla mostra “Between earth and Heaven, new classical moviments in the art of today” presso il Museo d’Arte Moderna di Ostenda-Belgio. Nel 2002 realizza un’opera permanente presso il Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra, contemporaneamente espone alla galleria Pino Casagrande la mostra “come tutto nella sera” e viene invitato al “LII Premio Michetti”. Nel 2003 partecipa alla mostra “Futuro italiano”, presso il Parlamento Europeo – Bruxelles. Nel 2004 in collaborazione con la C.D.P. per la consulenza di Francesco Moschini, realizza una istallazione permanente per l’ospedale Axena di Salonicco – Grecia. Seguono la mostra “un pò di febbre” alla galleria Vertigo di Cosenza , “Arte italiana per il XX secolo” presso il Ministero degli affari esteri italiano, e la partecipazione – con il coordinamento artistico della A.A.M. Architettura Arte Moderna alla X Biennale di Architettura di Venezia.
Opere
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