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Maddalena Mauri

Maddalena Mauri nasce a Roma nel 1962, vive e lavora a Viterbo. Esordisce nel 1990 esponendo nelle mostre Progetto, a Civitella d’Agliano, e Fragmenta a Palazzo Valentini, a Roma. E’ del 1991 la sua prima personale per la Galleria Miralli, a Palazzo Chigi Albani, a Viterbo, curata da Simonetta Lux.
Nel 1993 Enrico Crispolti la invita al Premio Suzzara. Sempre nel 1993 la sua prima personale all’estero, in Francia, è a Lione presso la Galerie Jacasse. Nel 1997 Gianluca Marziani la invita ad esporre ad Aperto97 al Flash Art Museum di Trevi ed alla mostra altri lavori in corso, presso la Galleria Rossi Lecce di Roma. Nel 2000 partecipa alle mostre Dalla Mini al mini, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, ed Extra Vergine of Contemporary Art, al Flash Art Museum di Trevi. Nel 2002, a cura di Simonetta Lux e Gianluca Marziani, presenta la personale Dieci presso il Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma. E’ in questo anno che il disegno in tutte le sue forme diventa il centro della sua ricerca. Si tratta di un’evoluzione desiderata e meditata: è la creazione di una scenografia, di un gioco barocco che grazie ad una relativa “bellezza” dovrebbe fermare, per un attimo, lo spettatore in un ambiente di meditazione temporanea, come transitoria è la materia di cui è composta. Terre e grafite, polveri, materiali difficilmente controllabili che non danno la certezza della riuscita, il tempo relativamente breve a disposizione, l’impossibilità quasi assoluta di ripensamenti, un notevole dispendio d’energia fisica: sono questi i fattori che rendono l’impresa una sfida assolutamente stimolante che Maddalena Mauri non sente mai d’aver vinto. Nel 2004 Simonetta Lux la invita ad esporre nella mostra Incantesimi presso il Palazzo Farnese di Bomarzo. Nel 2005 Vittorio Sgarbi la invita alla mostra Il Male – Esercizi di pittura crudele, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, opera dell’architetto Juvara, nei pressi di Torino. Nel 2008 prende parte alla mostra Les Fleurs du Mal, 1857-2007, per Charles Baudelaire, patrocinata dall’Ambasciata di Francia e curata da Roberto Savi. Nello stesso anno ancora quattro personali: Mauri Maddalena Carte e disegni a cura di Roberto Savi presso Palazzo Bellarmino a Montepulciano; Come se, curata da Simonetta Lux, presso la Giovanna Scappucci arte contemporanea di Viterbo; White noise, presso la Galleria Rossi Lecce a Roma, a cura di Gianluca Marziani; There’s nothing, presso la Galleria Miralli di Viterbo. Nell’agosto del 2009, con la cura di Antonio Arevalo, espone al Karlin Studios di Praga la prima di una serie d’installazioni mbientali in polvere di grafite e terre colorate dal titolo Una storia strettamente personale. Nel 2011 partecipa al Water Tower Art Fest di Sofia con il progetto Fragile, nello stesso anno espone all’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai e alla galleria Galzenica a Zagabria. Ancora nel 2011, per la galleria Il Ridotto di Serena Achilli, produce l’installazione Qualcosa che riguarda noi. Nel 2012 l’Istituto Italiano di Cultura di Sofia promuove la sua partecipazione al Water Tower Art Fest di Sofia per il quale produce la prima installazione della serie Magic moments. Maddalena Mauri ferma l’istante dell’esperienza privata. Guarda le persone, i loro gesti, la paura sublime di perdersi. E subito ne dipinge la versione passionale con azioni, lo stato d’animo altalenante, i fuochi sentimentali. Un salto nella materia che trova anche l’immersione tecnologica. Alterando la patina del pennello con la liscia deformazione del “falso”.

Opere

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