+39.0761.527014
info@youarte.srl
Via dell’Industria 8
Zona Industriale Settevene
01036 NEPI (VT)
Back to all Post

Lidia Bachis

”Le ladies killer e la perfetta maledizione del genere femminile”
Un’intera generazione di artisti ha ormai assimilato alcune caratteristiche che contraddistinguono la nostra epoca e le ha fatte proprie incanalandole in quello che, nonostante l’indifferenza di chi ancora non vuol sentire e non vuol vedere, è diventato -al di là delle molte differenze stilistiche e tecniche che dividono il lavoro di ogni artista da quello dell’altro- il linguaggio emergente dell’arte italiana di questi anni, quello che ha saputo mutuare dai propri padri e dai propri fratelli maggiori il recupero di un linguaggio pittorico colto stilisticamente raffinato, incuneato su una sensibilità tutta contemporanea che si nutre voracemente di tutto ciò che gli altri linguaggi come quello della moda e delle pubblicità, gli possono offrire in termine di valore aggiunto sia estetico che concettuale.
Lidia Bachis s’è inserita in questo discorso con forza e determinazione. Il suo lavoro assume una consistente carica di energia e di novità, in rapporto anche alla sua capacità di raffinatezza formale, soltanto e soprattutto se lo si inquadra nei due elementi costitutivi, dal punto di vista sociologico e da quello filosofico, di questi nostri anni: quello del conflitto diffuso e quello della finzionalizzazione del reale. Lidia Bachis ha creato, con sorprendente leggerezza e piacevolezza formale, una galleria di giovanissime “lady killer” dall’apparenza anonima quanto straordinariamente seducente, una serie di misteriose dark ladies appartenenti a un universo che è allo stesso tempo quello delle pubblicità che costituiscono ormai parte consistente del nostro paesaggio urbano contemporaneo, della cronaca, che ci viene sbattuta ogni giorno addosso dai giornali e tivù (le milli e mille Violette Nozière tante amate da anarchici, surrealisti e intellettuali contro per la loro crudeltà adolescente), ma anche della moda e della finzione elettronica (videogiochi, Playstation e internet). E sono figlie dell’universo fumettistico e finzionale grazie alla loro carica di simboli, armamentari, ideogrammi-scritte giapponesi sugli avambracci e sulla schiena che paiono prelevate direttamente dall’universo manga-e grossi kalashnikov in spalla che ricordano gli immensi fucili di fumettacci raffinati e geniali come Tank Girl, sguardi seducenti e pose da starlet erotiche.

Opere

Clicca sull’opera per vedere l’allestimento a tutta pagina

Add Your Comment

Youarte © 2021. All Rights Reserved Privacy Policy / Terms of Use